Frederik e Mary, Felipe e Letizia, vent'anni insieme
I reali danesi e spagnoli celebrano vent'anni di matrimonio a pochi giorni di distanza. Due giovani borghesi che hanno vinto resistenze di corte, due principi ereditari che non hanno mollato
#18/2024
Una newsletter con un solo lungo articolo, dedicato ai vent’anni di matrimonio celebrati a pochi giorni di distanza da due delle coppie reali più amate e più seguite, Frederik e Mary di Danimarca, Felipe e Letizia di Spagna. Non sono stati un cammino de rosas, di rose, soprattutto per le consorti, ma il bilancio matrimoniale, almeno quello pubblico, sembra essere positivo.
Buona lettura e, come sempre, like e condivisioni sono graditi!
Veinte años no es nada
Sono stata a lungo indecisa se scrivere due articoli separati per questo anniversario che Frederik e Mary di Danimarca e Felipe e Letizia di Spagna condividono: vent'anni di matrimonio celebrati a pochi giorni di distanza. Il 14 maggio i danesi, il 22 maggio gli spagnoli. E ho scelto poi di fare un solo articolo, perché sono due coppie che, pur non frequentandosi granché, hanno molto in comune e belle cose da insegnare.
Mary: sarò all'altezza
Al banchetto della vigilia delle sue nozze, Mary Dondaldson si è presentata per la prima volta con un diadema. In realtà era una parure di rubini, appena consegnatale dal fidanzato, come regalo di sua nonna, la regina Ingrid, riservato a colei che avrebbe preso il suo posto. Mary e Ingrid non si sono conosciute e questo è un peccato perché, a differenza di quasi tutte le omologhe della sua generazione, Mary non ha mai avuto come referente una regina consorte, da cui 'imparare' e a cui chiedere consiglio, ma una regina per diritto proprio, con tutt'altro ruolo. Fatto sta che anni dopo la bella australiana ha raccontato di aver indossato i gioielli, quella sera, di essersi guardata allo specchio e di essersi chiesta: "Sarò all'altezza? La gente penserà che sto facendo bene?" Si potrebbe dire che Mary non abbia mai dimenticato quelle domande e che abbia passato gli anni del suo matrimonio a cercare di dimostrare che sì, era all'altezza di quello che ci si aspettava da lei e che nessuno avrebbe potuto rimproverare Frederik a causa sua, per aver scelto una ragazza borghese. Precisa, puntigliosa, controllata, con le sue espressioni altere e il mento spesso all'insù, non sapessi che è dell'Acquario penserei che è della Vergine (il segno di Letizia, tra l'altro). E spesso, quando la vedo sorridente e spontanea, perché rilassata, penso a quanto ci guadagna, quando lascia perdere la rappresentazione della principessa perfetta.
Nell'omelia del vescovo, il giorno del matrimonio
Facendo ricerche per quest'articolo, mi sono imbattuta in una parte dell'omelia pronunciata dal vescovo Erik Norman Svendsen, nella cerimonia nuziale di Frederik e Mary, a testimoniare quanto anche la Danimarca volesse piacere alla sua nuova principessa, arrivata da un altro continente. "Cara Mary, sei venuta da noi dall'altra parte del terra. Dalla bellissima e montuosa Tasmania all'adorabile Danimarca. I nostri due Paesi si caratterizzano per la vicinanza al mare e per le diverse stagioni. Speriamo di mostrarti il tuo nuovo Paese dal suo lato più bello durante l'allegra estate, quando visiterai la città e la campagna con il principe ereditario sullo yacht reale. Al nord potrai conoscere la Groenlandia e incontrare un popolo che, come le Isole Faroe, fa parte del regno danese, ma con una propria storia, lingua e cultura. Da oggi sei una vera principessa che ha con sé tanto il principe quanto tutto il suo regno". Sono state Mary Donaldson e la Danimarca all'altezza delle aspettative dell'altra in questi vent'anni? Ma direi proprio di sì, vista la popolarità di cui gode l'australiana in Danimarca e visto come Mary si è impegnata nella promozione del suo Paese, divenutane una delle ambasciatrici più apprezzate (e non penso solo ai vestitini carini, ma al suo impegno sui temi sociali e ambientali).
Letizia con il block-notes per gli appunti
Alla vigilia delle nozze con Felipe di Spagna, Letizia Ortiz Rocasolano circolava per la Zarzuela con un block-notes e una biro, prendendo nota di tutto quello che le spiegavano, facendo domande e ascoltando attentamente. Il suo arrivo a corte, divorziata, atea, rossa e repubblicana, era stato accolto con perplessità. Non era la principessina bionda promessa e aveva un passato ingombrante. Nel libro Letizia en Vetusta, il giornalista Martín Bianchi racconta le difficoltà della bella asturiana per trovare un posto non solo nella Casa, ma anche nella Famiglia Reale. "Quello che più infastidiva nei circoli del Palazzo era che Letizia avesse opinioni e le esprimesse […] solo per questo la chiamavano 'la principessa di Tolosa', 'perché sa tutto'. A re Juan Carlos piaceva il soprannome". Il re non aveva una grande opinione della nuora, "distruggerà la monarchia" usava dire dopo il fidanzamento di suo figlio e questo ha fatto sì che per anni Letizia non avesse un ruolo o un lavoro proprio. Intorno al 2013 c'è stata una profonda crisi con Felipe, anche di pubblici gesti: lei che lo pianta in asso a Maiorca e torna da sola a Madrid, lui che la tratta gelidamente in pubblico, lei che non applaude i suoi discorsi perché hanno litigato. Una personalità decisamente forte, quella di Letizia, poco incline a mantenere le apparenze se qualcosa non le piace.
I principi, che si impongono ai genitori sovrani
E pensando a un paio di cose, per scrivere quest'articolo. Sia Frederik che Felipe hanno lottato per sposare le donne che avevano scelto. Il danese ha aspettato ben quattro anni, perché la madre non cedeva. Lo spagnolo meno di un anno, perché, imparata la lezione dopo essere stato costretto a lasciare Eva Sannum, ha imposto subito un aut aut al padre: o Letizia o rinuncio al trono. Frederik, primogenito, si è opposto alla madre regina, donna carismatica, sicura e con un'alta idea di se stessa. Felipe, ultimogenito e unico maschio, si è confrontato con un padre carismatico, donnaiolo e fondatore della moderna monarchia spagnola. Il rapporto madre-figlio maschio primogenito ha sempre un qualcosa di edipico, quello tra padre e unico figlio maschio sa sempre di confronto per il dominio del branco. Chissà che anche questo spieghi tempi e difficoltà.
Le aspettative diverse delle principesse
Mary è arrivata a corte preoccupata di essere all'altezza delle aspettative. Letizia ha sposato Felipe con la convinzione che avrebbe modernizzato la monarchia. L'australiana ha cercato di inserirsi nel modello che ha trovato e di essere apprezzata perché impeccabile. L'asturiana ha lavorato sin dall'inizio per cambiare quel modello e proporre un'altra immagine della donna, del rapporto di coppia, di monarchia. Sono riuscite nei loro intenti? Direi di sì. Mary è considerata oggi una delle regine più eleganti e regali della sua generazione e ha soddisfatto tutte le richieste che una monarchia fa alle proprie principesse ereditarie: ha dato alla Corona quattro figli, ha realizzato progetti benefici attraverso la sua Fondazione, ha accompagnato Frederik nei suoi viaggi e nella sua preparazione per il trono, non ha dato scandali e ha rappresentato perfettamente il Paese. Da principessa e poi da regina Letizia ha cambiato l'immagine della donna, non più subalterna a quella del marito (ha opinioni proprie!), ha dato autonomia alla figura della regina, l’ha liberata di peinetas y mantillas, con cui si identificano, a torto o ragione, le donne più conservatrici, ha rotto tabù, come i pantaloni alle cerimonie militari e le minigonne ai concerti di musica classica, ha mantenuto l'atteggiamento della giornalista, che va e fa domande, non si limita a sorridere e a tagliare nastri.
Diventare regina
Diventata regina, Letizia ha assunto una maggiore sicurezza in se stessa e una maggiore consapevolezza del proprio ruolo all'interno della monarchia. Soprattutto, a sorpresa, si sta mostrando molto più unita al marito di quanto abbia fatto da principessa ereditaria. Durante il lockdown non ha mollato il re da solo un istante: in quasi tutte le videoconferenze di quelle settimane, lei era accanto a lui. E da allora in poi non esita a chiamarlo per mostrargli cose, a sorridergli, a guardarlo affettuosamente. Si potrebbe dire che da dopo il lockdown Letizia è anche pubblicamente fiera di essere la moglie di Felipe. Mary è appena salita al trono e sta prendendo adesso le misure del ruolo che ha tanto aspettato e al quale si è preparata con pignoleria per tutta una vita, avremo tempo di scoprire come intenderà caratterizzare la figura della prima regina consorte danese del XXI secolo.
Frederik e Felipe, sovrani che non si sono traditi
Se entrambe hanno impiegato questi vent'anni per adattarsi al loro ruolo e per rispondere adeguatamente a quanto richiesto dalla monarchia, cosa possiamo dire dei mariti? C'è stato un tempo in cui si diceva "trovatevi uno che vi guardi come Frederik/Felipe guarda Mary/Letizia", adesso prudenza consiglia di evitare simili affermazioni. Quali che siano i rapporti con le mogli, guardare ai principi come cavalieri serventi delle principesse Disney è profondamente sbagliato (come lo è guardare alle monarchie con atteggiamento disneyano). Bisogna restituire ai principi, adesso sovrani, quello che è loro. E Frederik e Felipe si sono preparati per assumere il trono, rimanendo fedeli ai loro caratteri. Aperto e scanzonato il danese, che nasconde dietro alla timidezza e ai modi un po' irriverenti un carattere di ferro (non puoi essere una mammoletta se sopravvivi a una madre come Margrethe). Riservato e silenzioso lo spagnolo, che ha affrontato i mari procellosi della sua famiglia e della politica spagnola senza mai cambiare espressione, pubblicamente impassibile. Entrambi sono il prodotto di due famiglie destrutturate. Henrik era un uomo sostanzialmente infelice per il suo ruolo secondario rispetto alla moglie, che, per quanto innamorata, non poteva cambiare per lui le regole della monarchia; Juan Carlos è un uomo preso da se stesso, perché nessuno ha avuto cura di lui quando, bambino, era merce di scambio tra il dittatore Francisco Franco e don Juan de Borbón. Margrethe è stata una regina volitiva, con poco tempo per amare i propri figli (quando ha tolto i titoli ai nipoti, figli del secondogenito Joachim, ha scritto che nessuno può mettere in dubbio l'amore e l'orgoglio che sente per i suoi figli e i suoi nipoti e non c'è ragione per cui non crederle). Sofia è stata una donna subalterna, perché non aveva neanche la possibilità economica di ribellarsi al marito, come tante donne della sua generazione: cosa sarebbe stato di lei, economicamente e socialmente, se avesse lasciato il fedifrago Juan Carlos?
Due sovrani con le idee chiare
Provenendo da famiglie così squilibrate, è già tanto che Frederik e Felipe siano due uomini solidi, che non hanno rinunciato alle proprie identità e personalità e che siano riusciti a formare una famiglia con le donne che hanno scelto. Entrambi hanno un'idea di monarchia piuttosto chiara, a sorpresa più tradizionale quella di Frederik (e del resto ha scelto una donna che si è impegnata ad adattarsi all'istituzione), più laica e inclusiva quella di Felipe (che infatti ha scelto una donna che ha movimentato le fondamenta della Zarzuela).
Che sia valsa la pena
Veinte años no es nada afferma uno dei più famosi tanghi argentini, Volver di Carlos Gardel. E davvero vent'anni non sono niente. Sembra ieri di aver visto le lacrime di Frederik all'ingresso in chiesa di Mary o di aver ascoltato i tuoni su Madrid al sì di Felipe e Letizia nell'Almudena. E invece siamo qui e tra pochissimi anni, ormai, l'interesse mediatico per loro scemerà e si focalizzerà su Christian e Leonor in primis, ma anche su Isabella, Vincent, Josephine, Sofia, i figli cadetti che, memori delle proprie esperienze, Felipe e Frederik hanno voluto educati con le stesse attenzioni riservate ai futuri sovrani. È legge di vita, ma la cosa che penso sia bello augurare a Frederik e Mary e a Felipe e Letizia è che, quali che siano i loro rapporti sentimentali in questo momento, sentano e si dicano che questi vent'anni insieme sono comunque valsi la pena.
Frase della settimana
"Capite perché l'ho sposato? È molto intelligente e molto ispiratore, perché dice la verità"
(Meghan, Duchessa del Sussex, a proposito del marito Harry, durante il loro viaggio in Nigeria)
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Come sempre cara Gossip la tua analisi è perfetta. Mi sento di dire solo una cosa su Letizia, credo che le sue difficoltà da principessa erano dovute anche alla difficoltà tra lei la suocera e le cognate. Sofia e’ stata molto ingombrante come suocera, e la sorella più grande di Filippo non la vedo tanto disponile con Letizia. Buon lavoro cara Gossip
Ma che meraviglia! Bravissima, ma non e' piu' una novita'. i miei fab four per distacco! Speculari e complementari. Le cose della vita mi hanno portato da subito ad essere una Felipe ma avrei tanto voluto vivere 15gg da Frederik per vedere di nascosto l'effetto che fa. Due ragazzi del 68 che piu' crescono e piu' diventano affascinanti. Ma mi piacciono soprattutto le "ragazze". Hanno studiato, si sono laureate, si sono trovate un lavoro attinente agli studi alle inclinazioni. Poi hanno cercato e trovato il principe azzurro, che nel loro caso era proprio tale. Mi piacciano perche' hanno testa, idee, non sono in secondo piano e soprattutto non ci vogliono stare. Hanno una personalita' forte e i loro mariti non si sentono sminuiti ( segno di intelligenza). Le favole non esistono, mi sono sempre piaciute le persone che inciampano ma che hanno voglia e forza di rialzarsi, di costruire e riscostruire perche' come dice il mio fidanzato Fossati:La costruzione di un amore
Spezza le vene delle mani
Mescola il sangue col sudore
Se te ne rimane
La costruzione di un amore
Non ripaga del dolore
È come un altare di sabbia
In riva al mare
Ma intanto guardo questo amore
Che si fa più vicino al cielo
Come se dietro all'orizzonte
Ci fosse ancora cielo
Son io, sono qui
E mi meraviglia
Tanto da mordermi le braccia
Ma no, son proprio io
Lo specchio ha la mia faccia
P.S. Canzone della vita ( la mia) grazie sempre per questa possibilita' che mi dai