I 74 anni di re Carlo. I progetti di Maria Teresa
Il compleanno arriva dopo due mesi di regno: tutte le sfide che aspettano il sovrano britannico. Lontano dal Palazzo, Maria Teresa del Lussemburgo si reinventa e scopre
Il compleanno di re Carlo III, oggi, e un’intervista di Hola alla Granduchessa del Lussemburgo sono lo spunto per la newsletter di oggi.
Sto vivendo una settimana di lavoro molto intensa, il prossimo lunedì non ci sarà la newsletter di Gossip Reale e domani non ci sarà quella di cosedispagna. Mi spiace molto, ma, allo stesso tempo, so che dal 20 novembre sarò molto più libera e potrò modellare entrambe le newsletter come piccoli magazine, con interviste e reportage compresi. Recupereremo questi giorni perduti, magari con un numero speciale, tra qualche settimana.
Nel frattempo, buona lettura e come sempre grazie per i riscontri che mi mandate, mi sono molto utili!
I 74 anni di Carlo d’Inghilterra, un compleanno per iniziare il regno
74 anni, oggi, 14 novembre. È il primo compleanno da re per Carlo III d'Inghilterra, a soli due mesi dall'ascesa al trono. Arriva a regnare in un'età in cui gli uomini non temono più le proprie emozioni né gli occhi lucidi che le raccontano. Si è visto nel suo primo discorso, rassicurante e commosso: ha rinunciato alla solennità del suo ruolo per mostrarsi figlio, marito e padre, parlando di mia mamma, della mia amata moglie, di William e Catherine, di Harry e Meghan, senza titoli nobiliari. Ma non per questo è incapace di gesti forti, a volte spietati, quasi li avesse aspettati per decenni.
L’imperfezione contro l’imperturbabilità
Per presentarsi ha preferito l'imperfezione, che rende sempre più umani e più vicini. La sua lotta con le penne stilografiche ha divertito non solo i britannici ma anche i social. Ha suscitato sorrisi e non ha fatto pensare ai 70 anni passati con Elisabetta né all'imperturbabilità di sua madre. Ha introdotto subito il mondo in un'altra storia. La sua, finalmente. Da decenni ci raccontano che intende rinnovare la monarchia. Lo farà da uomo anziano e nessuno gli sta facilitando la vita. Non la politica britannica, ancora preda delle convulsioni del post Brexit, con un clamoroso doppio cambio di leadership avvenuto in poco più di un mese. Liz Truss, diventata premier 48 ore prima della morte della regina Elisabetta, ha lasciato il posto a Rishi Sunak, il primo britannico di origine indiana e di religione induista a ricoprire la carica. Una monarchia e un Paese che devono abituarsi alla loro multiculturalità.
Le donne di famiglia, che non tradiscono mai
Non gli facilitano le cose neanche in famiglia. A occhio, per quello che i social, le fotografie, le dichiarazioni, lasciano intuire, il sovrano può contare sul serio sulle donne, come succede in tutte le famiglie. La moglie Camilla, sostegno di tutta la vita, la sorella Anna, che dove la lasci non la trovi, la cognata Sophie, che prende e parte per tutti i continenti. Tre donne che lavorano appassionatamente per la monarchia (più nell'ombra c'è Edoardo, non lo dimentico). Sono gli uomini di famiglia il problema, iniziando dal fratello Andrea, Duca di York, che vorrebbe ancora un ruolo, nonostante la sua immagine compromessa dal disinvolto comportamento con il denaro e con le donne, anche minorenni. Sembra esserci anche astio tra i due fratelli, frutto di questa famiglia destrutturata messa su da Elizabeth e Philip: Andrea era il prediletto della madre, quello che tutto otteneva, Carlo era quello da cui esigeva di più, dando di meno; uno squilibrio di affetti che ha creato sordi rancori tra fratelli, esplosi adesso che il maggiore può decidere le sorti di tutti.
William, Harry, i Tindall, le prime grane
E non aiutano neanche i due figli. L'erede al trono, al momento desaparecido, inseguendo la chimera di avere diritto di comportarsi come un padre di famiglia esemplare e pazienza se c'è un regno che aspetta di capire cosa intenda fare come Principe del Galles. Il secondogenito ha lasciato la Famiglia Reale per realizzare i propri progetti personali, lasciando intravedere un irrisolto rapporto con il padre e un sordo rancore per ragioni che non conosciamo. E quali ne siano le cause, nel giorno del compleanno del re, l'unica cosa che si possa loro augurare è che sappiano trovare un'intesa e convivere poi serenamente con le loro differenze. Non c'è niente di peggio di non aver saputo/potuto dire le cose necessarie, prima che diventi impossibile.
Menzione a parte per i coniugi Tindall, che poche settimane dopo la morte di nonna Elisabetta hanno pensato bene lui di partecipare a un reality show di celebrities, con evitabili toccamenti a figure femminili, e lei di diventare testimonial di un marchio di abbigliamento. Mike può ancora vantare il suo passato sportivo, ma Zara ha ottenuto il contratto evidentemente perché nipote e figlia di. Se è difficile evitare lo sfruttamento commerciale delle illustri parentele (ipocrita sostenere il contrario), sarebbe bene stabilire un limite almeno al trash per chi deve sbarcare il lunario con i propri mezzi. Altro pensiero per Carlo, da risolvere anche per le future generazioni.
Le scelte sorprendenti
La famiglia richiederà tempo ed energie, così per il re è stato più facile mostrare altrove il suo decisionismo, con scelte sorprendenti e a volte discutibili. Una delle più audaci, per le sue implicazioni, l'ingaggio di Tobyn Andreae, ex co-vicedirettore del Daily Mail, come Segretario alle Comunicazione dei sovrani; il Daily Mail è uno dei tabloid più violenti contro la Famiglia Reale, in particolare contro Catherine del Galles in passato e contro i Duchi del Sussex attualmente. Secondo la corrispondente reale del Sunday Times Roya Nikkah, la scelta di Carlo ha suscitato perplessità nei circoli reali anche perché Andreae non ha alcuna esperienza nelle pubbliche relazioni. E un portavoce del neo Segretario ha messo le mani avanti affermando che "nel corso di 25 anni di carriera nei giornali nazionali, Andreae ha lavorato per pubblicazioni che contenevano una grande varietà di notizie e opinioni su tutte le questioni di interesse pubblico, compresi i membri della famiglia reale. Scegliere le singole storie o opinioni come rappresentative dell'intero contenuto e dei commenti di quelle pubblicazioni - o delle opinioni personali di Andreae - sarebbe un'intenzionale travisamento del modo in cui operano tutte le testate giornalistiche". Certo, rimane il dubbio circa le strategie di comunicazione di Carlo e Camilla.
La rapidità delle decisioni
Il dolore per la morte della madre non ha impedito, giustamente, a Carlo di liberarsi di buona parte del suo staff e persino dei suoi amatissimi cavalli. I media britannici spesso riportano articoli su collaboratori di Elisabetta che devono trovare un'altra dimensione alla propria vita, dopo decenni di servizio a Buckingham Palace. Ma ci sta, lo spoils system, comune in ogni cambio di Governo, è comprensibile anche nell’ascesa di un nuovo sovrano; la sorpresa è che Carlo sia stato così rapido, come se avesse avuto già tutto in testa. Ma la rapidità dev'essere una caratteristica del re, quando vuole fortemente qualcosa. A settembre Liz Truss gli ha negato la partecipazione al COP27, in corso in Egitto, dove 200 leaders mondiali parlano di cambio climatico, uno dei temi di cui il sovrano britannico è riconosciuto precursore. Alla vigilia del vertice, Carlo si è allora organizzato un ricevimento a Buckingham Palace, con la scusa di ringraziarli per la loro presenza al COP26, svoltosi in Gran Bretagna nel 2021.
Le serie tv e i libri imbarazzanti
Il tutto all'ombra di The Crown, serie tv dedicata alla vita della regina Elisabetta, che in questa stagione racconterà la dirompente crisi del matrimonio tra Carlo e Diana, mettendo in cattiva luce l'allora erede al trono. Adesso, che stiamo ancora a scandalizzarci per la telefonata del tampone e l'intervista con gli occhi da cerbiatto di Lady D alla BBC, 30 anni dopo, è un po' stucchevole, ma sembra che a Buckingham Palace temano le conseguenze della serie sulla mai fulgida popolarità del sovrano e che vogliano sia ben chiaro che la ricostruzione dei fatti non è reale, ma romanzata, frutto della fantasia degli sceneggiatori. In uscita anche una nuova biografia (ma quante biografie sui Reali escono all'anno in UK?!), The King: the life of Charles III, scritta da Christopher Andersen. Secondo le anticipazioni del magazine USA Newsweek, plana sul re britannico di nuovo il sospetto di razzismo, per aver scoperto "troppo tardi" che Meghan Markle è mulatta (ma dopo il primo incontro l'aveva trovata "tremendamente deliziosa" e somigliante a Pippa Middleton) e per aver detto alla scrittrice Anita Sethi, al Commonwealth People's Forum 2018, che non sembrava di Manchester, avendo la pelle più scura per le ascendenze caraibiche, lasciandola basita. Il razzismo è un argomento serio e interessante, con cui le Case Reali devono fare davvero i conti, ha iniziato la Casa Reale norvegese, in modo intelligente, toccherà prima o poi anche alla britannica, sotto il regno di Carlo III. Ci tornerò nelle prossime Newsletter perché riguarda tutti da vicino, in società che stanno cambiando e che chiedono nuovi sguardi e nuove narrazioni.
E con tanto lavoro da fare, oggi il 74enne sovrano si merita gli auguri per tutto, non solo per il compleanno.
Maria Teresa del Lussemburgo, con le vittime degli stupri di guerra
I Granduchi del Lussemburgo si sono conosciuti da ragazzi, all'Università di Ginevra. La prima cosa che hanno fatto dopo la laurea è stata fidanzarsi e poi sposarsi. Avevano 25 e 26 anni. Nove mesi dopo il matrimonio è nato il loro primogenito, l'erede al trono Guillaume, a cui sono seguiti Felix, Louis, Alexandra e Sebastien.
Un amore di gioventù, lungo più di 40 anni
È stato uno dei primi matrimoni d'amore tra un principe e una borghese, sebbene di ottima famiglia e qualche nobiltà nel passato spagnolo di famiglia. Quando parla del marito, Maria Teresa ha gli occhi che si illuminano. E anche Henri, sebbene più riservato, non nasconde gli occhi a cuoricino, quando ricorda l'ingresso di lei in Cattedrale, quel 14 febbraio 1981. La loro unione ha attraversato bonacce e tempeste, dalle rivelazioni delle infedeltà di lui ai pianti di lei per i malintesi con la suocera, la severa Granduchessa Josephine Charlotte, nata principessa del Belgio. Ma che sia per ragion di Stato, per fede religiosa o per amore ritrovato, i Granduchi del Lussemburgo sono insieme, pubblicamente affiatati e complici.
Un libro, per le vittime degli stupri di guerra
Un anno fa Maria Teresa ha coinvolto il suo amico giornalista Stéphane Berne, uno dei massimi esperti di royals nella koinè francese, per scrivere un libro, Un amour souverain, che racconta i suoi quattro decenni accanto a Henri. Non lo ha fatto per vanità o per ansia di visibilità, due caratteristiche che non le mancano. È semplicemente uno strumento, pur sempre appassionato e romantico, per finanziare Stand Speak Rise Up!, il suo ultimo progetto: tutti i proventi del libro sono infatti destinati all'associazione che ha fondato, dedicata alle vittime degli stupri di guerra e dei loro figli.
Stand Speak Rise Up!, la sua causa più importante
"Nel 2017, andai a una conferenza del dottore congolese Mukwege" ha raccontato a Hola "rimasi così colpita da quello che ci raccontò che gli chiesi di visitarmi a Palazzo, il giorno dopo. Accettò generosamente e gli chiesi come potevo aiutarlo. Mi disse che mancavano un portavoce e una piattaforma che aiutassero i sopravvissuti. Di lì l'idea di organizzare il forum che due anni dopo, nel 2019, abbiamo realizzato a Lussemburgo". Durante quel forum, dice ancora la Granduchessa "abbiamo dato per la prima volta la parola alle vittime, che sono quelle che meglio sanno di cosa hanno bisogno. Sono state loro a esporre un problema che le organizzazioni internazionali non conoscevano, la situazione dei bambini nati dagli stupri" Piccoli che "sopportano molto di più dello stigma sociale; le madri vivono il doppio dolore della violenza subita, con rifiuto familiare e sociale, e del bambino, che subisce un rifiuto totale, senza alcun diritto alla salute, all'educazione, al passaporto".
Dopo quel forum, l'ONU ha approvato un documento in favore dei bambini nati dagli stupri di guerra, e Maria Teresa ha proseguito il suo lavoro, da una parte portavoce della causa e dall'altra avvocato difensore delle vittime. Accanto a lei un comitato scientifico composto dal dottor Mukwege e da diversi professionisti e giuristi internazionali. Poche settimane fa, a Biarritz, in Francia, il nuovo forum, organizzato in modo da ridurre al minimo le spese e utilizzare i proventi per i progetti avviati. Ad accompagnarla, il Granduca e tre dei loro figli, Felix, Louis e Alexandra.
Un carattere volitivo, una personalità con tante contraddizioni
La Granduchessa Maria Teresa è decisamente una donna complessa e non banale. Una che, appena arrivata nel Lussemburgo, 25enne, ha messo su una Fondazione con cui ha realizzato i suoi vecchi pallini di ragazza che si passava le notti in ospedale come volontaria, assistendo i malati; ovvero l'aiuto e il sostegno alle persone in difficoltà, non solo nel Granducato, ma anche nei Paesi del Terzo Mondo. Ha tirato su cinque figli esercitando il suo ruolo di principessa ereditaria, accanto al marito, e seguendo i suoi progetti con la Fondazione. Fosse membro di una famiglia regnante mediatica sarebbe l'idolo dei social e dei magazine per il carattere volitivo, la passione per il protagonismo, il gusto per la moda, a volte eccentrico, la cura di se stessa, con capelli che cambiano continuamente colore e taglio, come se non volesse mai smettere di sperimentare, le sorprendenti contraddizioni, per cui è capace allo stesso tempo di dedicarsi generosamente alla solidarietà e di trattare spietatamente il personale della Casa Granducale.
Dopo il rapporto Waringo
Qualche anno fa, per la sua mania di invadere gli spazi del marito, ha perso il braccio di ferro con il Primo Ministro Xavier Bettel, che non apprezzava occupasse ruoli e spazi che non le competevano. Si è trovata al centro di una spiacevole inchiesta e protagonista del rapporto Waringo, che ha chiarito come abbia creato un clima di terrore negli uffici con i suoi modi autoritari e come a volte abbia usato i fondi versati dallo Stato al funzionamento della Casa Granducale per progetti propri. Così è stata allontanata dalle responsabilità e ha dovuto reinventare il proprio ruolo, dopo un periodo di prudente secondo piano. Si è aperta i propri canali social, dove continua la promozione di se stessa come moglie, madre e nonna e dove illustra le sue attività e i suoi progetti solidali. Probabilmente sono questi progetti a tenerla lontana dal Granducato e quindi da eventuali rivalità con la nuora che le succederà, la finora accomodante Stephanie.
Non sa stare ferma e neanche nell'ombra, vive intensamente e con passione. E la passione, che è probabilmente il suo carattere distintivo, è il motore della vita, quella che permette la realizzazione dei propri sogni e degli stessi progressi della società.