I dossier che preoccupano Albert, l'estate dei Borbone Due Sicilie
I Dossiers du Rocher fanno tremare Albert di Monaco, rivelando traffici d'influenze e possibili corruzioni. Tra amori e amicizie con i royals, la bella estate di Carolina e Chiara Borbone Due Sicilie
#31/2023
Dopo la pausa estiva, la newsletter di Gossip Reale riprende con due articoli.
Uno scandalo sfiora la Rocca e i Grimaldi, tra traffico d’influenze e accuse di corruzione; la Procura monegasca indaga sugli uomini più vicini ad Albert.
Nell’estate dei primi flirt, tutti gli sguardi su Maria Carolina e Maria Chiara di Borbone Due Sicilie, principesse bionde, che giocano con la loro immagine e sono sensibili ai flash.
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Buona lettura!
I Dossier du Rocher, che preoccupano Albert di Monaco
Anni fa erano gli amori di Caroline e Stephanie o le intemperanze di Andrea, Charlotte e Pierre Casiraghi a tenere l'attenzione desta sul Principato di Monaco. E forse al principe Albert piacerebbe fosse ancora così. Invece c'è uno scandalo imbarazzante, che rischia di portarsi via la sua reputazione e quella del suo Paese.
I Dossiers du Rocher
Da anni il Principato è la residenza prediletta di oligarchi russi, atleti e milionari in fuga dal fisco dei propri Paesi. Ma a rendere attraente Monaco è anche il settore immobiliare. In lotta continua contro l'esiguità del suo territorio, il piccolo Paese mediterraneo si è espanso prima verticalmente, poi rubando terreno al mare; l'ultima operazione del genere, Mareterra, ha guadagnato sei ettari su cui si stanno costruendo cinque nuovi edifici, quattordici ville e un centro commerciale, per dire. Ed è da questo settore che arrivano i problemi di Albert. Alla fine del 2021, uno sconosciuto sito web ha iniziato a pubblicare indiscrezioni e notizie imbarazzanti su alcuni degli uomini a lui più vicini, raccontando i traffici d'influenza e gli arricchimenti forse illeciti intorno alle grandi operazioni immobiliari in corso. È stato l'inizio dello scandalo dei Dossiers du Rocher.
Tutti gli uomini del Principe
Gli uomini coinvolti sono quattro, chiamati i G-4: Claude Palmero, braccio destro di Albert, amministratore del patrimonio e degli affari personali del principe, custode dei segreti più privati dei Grimaldi, consulente e amico di Charlene e della sua famiglia; l'avvocato Thierry Lacoste, amico di Albert sin dall'infanzia, il Capo di Gabinetto Laurent Anselmi e il presidente della Corte Suprema Didier Linotte. C'è anche un quinto uomo, che secondo i quattro sarebbe l'artefice dello scandalo e l'ispiratore del misterioso sito web da cui tutto è iniziato, il milionario Patrice Pastor, uno degli uomini più potenti del Principato: ovunque ci sia un'operazione immobiliare a Monaco, ci sono lui e la sua famiglia.
La reazione di Albert
Non appena è scoppiato lo scandalo, il principe ha denunciato un complotto per destabilizzare il Paese e le sue istituzioni. Non ha fatto nomi, anche se è sembrato che volesse proteggere i suoi collaboratori. Ma il sito web ha continuato a raccontare scomode (e supposte) verità, a testimoniare la corruzione che circonda il Palais e a riportare conversazioni private. Sembra che siano stati hackerati gli account di posta elettronica, perché sono finite online conversazioni personali che coinvolgono lo stesso Albert. Insomma, un racconto pubblico che ha costretto il Capo dello Stato a nuovi provvedimenti, questa volta prendendo le distanze dagli storici amici: a giugno ha licenziato Palmero e Anselmi e in un'intervista a Le Figaro ha affermato che "quando non c’è più fiducia e non ci sono risposte chiare alle domande poste, bisogna prendere delle decisioni. I cosiddetti Dossiers du Rocher hanno fatto traboccare il vaso. Hanno svelato, su Internet, alcuni comportamenti di persone che hanno lavorato con me. Lo ripeto: se la fiducia viene meno, non si può più lavorare insieme". Il Principe ha anche spiegato di essersi consultato con le sorelle, Caroline e Stephanie, prima di prendere ogni decisione, ma non ha menzionato la moglie.
Claude Palmero, al centro delle trame
Il 19 luglio, Le Monde ha raccontato di una perquisizione compiuta dalla Polizia in uffici e appartamenti monegaschi e parigini dei quattro collaboratori di Albert. Al centro degli interessi dei giudici c'è Claude Palmero, definito dal quotidiano francese "l'uomo che sta facendo tremare il Palais", data la conoscenza dei segreti dei Grimaldi. "Siamo davanti a una di queste figure onnipresenti nella vita dei Grimaldi, guardiano di tutti i segreti" scrive El Mundo "Per ora ha presentato una domanda contro il principe, a cui reclama un milione di euro per i gravi danni causatigli dal suo licenziamento 'arbitrario, diffamatorio e senza motivazione'".
Palmero e i Wittstock
L'ex braccio destro di Albert è una figura chiave anche nel patrimonio costruito in questi anni dai Wittstock. Riporta sempre El Mundo che "divenne uno dei principali consiglieri della principessa Charlene, soprattutto dopo la tappa in cui era stata sua grande collaboratrice Corinna Larsen, ex amante di re Juan Carlos. Era tanta la vicinanza di Palmero alla consorte monegasca che la rivista tedesca Bunte arrivò a scrivere a suo tempo che stava aiutando anche suo fratello Gareth Wittstock in un'impresa di beni immobiliari con sede a Malta e in cerca di occasioni in Sudafrica".
La perquisizione e le minacce
Grazie alla perquisizione, gli investigatori hanno sequestrato documenti e lo stesso cellulare di Palmero, che chissà cosa potrebbero rivelare. E infatti il suo avvocato Pierre-Olivier Sur ha detto a Le Figaro che "i documenti sequestrati al mio cliente hanno messo Albert al centro. La retata che coinvolge Palmero riguarda anche il principe. In questo processo, tutti i segreti di Albert vedranno la luce". Una minaccia al Capo dello Stato da parte dell'antico collaboratore adesso in difficoltà?
Pillolette
Se la Danimarca celebrerà i 18 anni di Christian in modo sobrio è soprattutto per desiderio del principe Frederik. Il 26 maggio 1986 fu svegliato da ragazze in calze a rete e giacche d'uniforme che gli cantarono gli auguri, e dovette uscire sul balcone a salutarle; poi aveva percorso le strade di Copenaghen su una carrozza in diretta tv. Nella sua biografia, Under Bjælken, uscita nel 2017, il principe racconta di essersi giurato che mai suo figlio avrebbe vissuto una simile esperienza. Sembra che Frederik non solo non si fosse divertito, ma avrebbe voluto nascondersi e sparire lontano. Così per Christian ci sarà solo, come già annunciato da Palazzo, l'uscita sul balcone con la Famiglia ad Amalienborg, e poi la serata di gala con 200 giovani provenienti da ogni parte della Danimarca.
A Sanxenxo, dove con il suo Bribón ha vinto il trofeo Carlos Silgar, re Juan Carlos ha rivelato anche un buono stato di salute e maggiori capacità motorie. Secondo El Mundo, il re emerito spagnolo dedica molto tempo alla sua salute, adesso che può. Tra i suoi segreti, la clinica del dottor Eduardo Anitua, a Vitoria, nei Paesi Baschi; qui gli sono applicate tecniche all'avanguardia per la rigenerazione di cellule vecchie nelle articolazioni e pelle; inoltre, il traumatologo Mikel Sánchez, che ha tra i suoi pazienti Andrés Iniesta e Rafa Nadal, segue da vicino i suoi progressi. E ad Abu Dhabi, il re emerito, ligio e disciplinato, esegue tutti i giorni i suoi esercizi e segue una dieta rigorosa: quest'anno ha già perso 12 kg di peso, affinché le sue gambe debbano reggere minor peso. Obiettivo, arrivare pronto ai Mondiali di vela dell'isola di Wight, a fine agosto.
Questa è l'estate di Felipe VI, che, dopo aver impressionato la stampa britannica per l'impeccabilità dei suoi outfit, a Palma di Maiorca è stato protagonista involontario di un "furto" in un ristorante maiorchino. Durante la Copa del Rey, ha pranzato con alcuni compagni nella Vermutería San Jaime, seduto una sedia di legno e metallo imbottita con i colori del ristorante, come tutte le altre. Quello di cui non si è reso conto, come nessun altro dei presenti, è che una donna maiorchina, avendolo notato, ha tenuto d'occhio la sua sedia e, una volta che Felipe se n'è andato, l'ha rubata per metterla in casa sua. Lo riporta il Diario de Mallorca, secondo il quale la donna ha voluto la sedia del re in casa, sperando le porti fortuna. Il proprietario del ristorante ha assicurato al quotidiano che non sa se effettivamente gli manca una sedia.
L'estate delle principesse Borbone Due Sicilie
Pochi dubbi: l'estate 2023 è stata l'estate di Maria Chiara di Borbone delle Due Sicilie. È bastata una fotografia scattata al Gran Premio di Monaco di Formula 1 accanto al principe Christian di Danimarca, in atteggiamenti neanche tanto affettuosi, per suscitare la curiosità dei media e far parlare di un amore adolescenziale, confermato poche settimane fa a Hola da "fonti molto vicine" ai due giovani.
Un tè con Margrethe
18 anni lei, compiuti a gennaio, 17 lui, che diventerà maggiorenne a ottobre, sono i primi due principi della generazione nata in questo millennio a vivere un amore noto al pubblico. Si conoscono sin da bambini, avendo le loro famiglie una buona amicizia: Carlo, il padre di Maria Chiara, è uno dei padrini di Josephine, sorella minore di Christian. Ma l'amore pare sia scoccato in primavera. E pare che la principessa napoletana sia stata invitata dalla regina Margrethe, nonna di Christian, per un tè e due chiacchiere. Cosa si saranno dette? L'83enne anziana regina, con alta opinione di se stessa, e la 18enne rampante principessa, che non teme l'attenzione mediatica e sa però mantenere il segreto di una visita a Palazzo. Già immaginarle insieme è uno spettacolo e chissà cosa avrà pensato la vecchia sovrana di questa biondina di augusti natali e dalle idee chiare, dagli interessi eclettici e innamorata dei flash. Un pedigree, quello di Maria Chiara, che poco può essere contestato da chi ha accettato manager euroasiatiche, ereditiere francesi e avvocate australiane. Incontestabile anche per i royal watcher, che dopo decenni di improbabili modelle, cantanti rock, attrici sfilate accanto agli eredi, vedono finalmente un flirt paritario: un principe porta a casa una principessa. Grazie, Christian, era ora, vada come vada.
Un'adolescenza vissuta velocemente
Maria Chiara è alta, slanciata e bionda, ha il fisico di una modella e lo sa. L'abbiamo vista camminare sugli stiletti e indossare gonne cortissime sin dalla prima adolescenza (la ricordo con il rossetto e perfettamente truccata a 12 anni). Sia lei che sua sorella Maria Carolina hanno amato vivere velocemente, come tutte le adolescenti, che vogliono bruciare le tappe ed essere più grandi della loro età. La differenza è che i loro genitori glielo hanno permesso, lasciandole libere di provare, sperimentare, divertirsi, come, prima di loro, aveva fatto la giovanissima Charlotte Casiraghi. Ma anche nel loro caso, l'attenzione per la moda, per i tacchi e il trucco non deve far pensare a una concezione frivola e superficiale della vita.
I Carlo e Camilla d'Italia
Maria Carolina e Maria Chiara sono figlie del principe Carlo di Borbone Due Sicilie e di Camilla Crociani. Lui, Capo di uno dei Casati più importanti d'Italia (in realtà il lontano cugino Pedro, del ramo spagnolo della famiglia, gli contende le aspirazioni al trono napoletano, si erano anche messi d'accordo, poi Carlo se n'è fregato della Legge Salica e ha nominato propria erede la figlia Maria Carolina, facendo infuriare Pedro, che l'erede maschio ce l'ha). Lei, energica manager e figlia di Camillo, industriale invischiato nello scandalo Lockheed e morto a Città del Messico per sfuggire alla Giustizia italiana. Anche Camilla ha avuto diversi problemi con la Legge, legati all'eredità familiare. Ha anche rischiato il carcere, a causa di una denuncia di sua sorella Cristiana; visti movimenti sospetti sul proprio fondo, Cristiana ha denunciato lei e la madre e il Tribunale le ha dato ragione, condannando Camilla a restituirle i beni sottratti in alternativa a 12 mesi di carcere. Ma, guai giudiziari a parte, il matrimonio tra Carlo e Camilla sembra funzionare: sposati dal 1998, sono sempre apparsi uniti e affiatati, senza mai voci di terze persone tra loro. Appartengono al genere, titolo di lui e milioni di lei, diffuso nelle famiglie rimaste senza trono e rivelatosi solido e appagante.
Studi privati e amicizie illustri
Sono molto uniti anche alle due figlie, a cui hanno garantito una vita privilegiata, tra Parigi, Montecarlo e Roma, tanti viaggi intorno al mondo, con un occhio speciale per Napoli, la capitale del Regno perduto, e costante presenza a ogni evento mondano a forte densità di fotografi, dalla Mostra di Venezia al Gran Premio di Monaco, dal Festival di Cannes alla Feria de Abril di Siviglia. Per le ragazze anche un'educazione privata, che ha seguito non solo i programmi scolastici, ma è stata arricchita da lezioni di musica, arte, lingue. Maria Carolina e Maria Chiara sono poliglotte e, terminati gli studi superiori, hanno seguito corsi nelle più prestigiose università, Harvard compresa. E hanno coltivato i rapporti con le parentele reali. Non nascondono la solida amicizia con i figli di Laurent del Belgio, con cui trascorrono parte delle vacanze a St Tropez, da quando erano bambine (e nell'estate del flirt con Christian e tutti gli occhi puntati, le fotografie delle due famiglie insieme non sono passate inosservate).
Una famiglia di regine volitive
Del resto, sono le ultime discendenti di una famiglia in cui le donne sono sempre state volitive ed energiche, accanto a mariti più accomodanti e indolenti. Pensate a Maria Carolina e Ferdinando. O a Maria Sofia e Franceschiello (già il soprannome di re Francesco dice tutto), ultimi sovrani delle Due Sicilie. Furono le regine, Maria Carolina, austriaca, figlia dell'imperatrice Maria Teresa e sorella della sfortunata Antonietta di Francia, e Maria Sofia di Baviera, figlia del Duca Maximilian Josef e sorella dell'imperatrice Elisabetta d'Austria, a governare il Regno, più che i mariti, deboli e disinteressati. Carolina raccolse l'eredità del suocero Carlo e fece di Napoli una delle capitali culturali d'Europa, prima di cedere alla Reazione, dopo la decapitazione di Antonietta, in Francia. E fu Maria Sofia, più di Francesco, ad animare i soldati che resistevano all'assedio dei piemontesi a Gaeta, per l'ultima, disperata difesa delle Due Sicilie. E, al vedere oggi Carlo e Camilla, l'impressione che la mancata regina continui la tradizione del Casato c'è tutta.
Il sogno della moda e Napoli sullo sfondo
Da chi hanno preso Maria Carolina e Maria Chiara? Hanno 20 e 18 anni, tutta una vita davanti per scoprirlo. Quello che è chiaro è che sono molto unite, hanno ereditato lo spirito intraprendente della madre e sognano una propria impresa nella moda, come molte le ragazze ben nate, da Maria Olympia di Grecia, il modello di riferimento, a Pauline Ducruet, una delle poche che hanno studiato davvero e hanno un proprio marchio, piaccia o meno il suo stile. Non hanno dimenticato il rapporto privilegiato con Napoli, che coltivano seguendo il padre. Carlo tiene molto al suo ruolo e alla valorizzazione del legato della dinastia, affinché sia anche in grado di creare occasioni di lavoro di qualità per i giovani del Sud. I suoi interventi sono soprattutto progetti di beneficenza e solidarietà, attraverso gli Ordini dinastici. Maria Carolina sta iniziando a seguire il padre, come sta facendo la sua omologa, Vittoria di Savoia. I due troni più importanti dell'Italia pre-unitaria, in mano a due giovani donne, che amano la moda, sanno usare i social e poi hanno questo ruolo storico, che chissà.
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