Kate ha un cancro
A 42 anni, la Principessa del Galles ha annunciato di avere un cancro e ha chiesto tempo e privacy per curarsi. Le illazioni, gli errori di Kensington Palace e le lezioni da apprendere
#12/2024
Un numero straordinario per la newsletter di Gossip Reale, tutto dedicato all’annuncio che la Principessa del Galles ha fatto ieri sera, in un video registrato nei giardini della sua residenza. Una notizia, quella della sua malattia, che ha lasciato tanti, me compresa, sotto choc, e che chiude lunghe settimane di vuoti informativi e di illazioni.
Qui alcune riflessioni, augurando di tutto cuore a Catherine di vincere la sua battaglia e di vederla presto guarita, di nuovo in azione come futura regina del Regno Unito.
Ci rivediamo il 4 aprile, dopo Pasqua.
La Principessa del Galles ha un cancro
Catherine, la Principessa del Galles, ha un cancro. La notizia ha lasciato buona parte del mondo sotto choc. Lo sono anch'io. Per tutto il pomeriggio di ieri su twitter circolava la voce che la BBC avrebbe fatto un importante annuncio Reale. E io pensavo, sì, ok, sono due settimane che dovrebbe farlo, insistono ancora con questa fake?! Poi, nel tardo pomeriggio, mentre ero su RaiNews, c'è stato davvero il collegamento alla BBC e ho ascoltato Kate, che, in diretta e senza alcuna mia preparazione previa, ha raccontato della sua malattia, dicendo chiaramente cancer. È stato choccante, per tante ragioni.
Il coraggio di Kate
Personalità famose come Kate Middleton appartengono allo sfondo della nostra vita, ci sono sempre, come le canzoni di Eros Ramazzotti, che sai a memoria anche se non hai mai comprato un disco suo. Difficilmente le colleghiamo alla malattia e meno a una delle malattie che fanno più paura al nostro tempo, il cancro. L'annuncio di Kate invece riporta alla realtà "umana": anche le principesse, come i re, del resto, si ammalano. Kate ha 42 anni, tutta una vita davanti, e tre figli piccoli, che meritano, come tutti i bambini, di arrivare all'età adulta con entrambi i genitori al loro lato. Il primo pensiero è stato questo: la sua giovane età e la famiglia. Poi ho pensato al suo coraggio, che va sottolineato: ha scelto di raccontare personalmente, guardando una telecamera, cosa è successo in queste settimane, piuttosto che lasciar parlare un freddo comunicato. La sua serenità e la sua forza hanno spiazzato tutti: il video ha suscitato maggiore empatia di quanto avrebbe fatto un testo, ma chissà quanto è costato a lei mettersi davanti a una telecamera per chiedere tempo e privacy (i tabloid davano per imminente, a Pasqua, la sua riapparizione ufficiale).
Si chiude il capitolo Cos'ha/Dov’è Kate
Con il video di Kate per me si chiude un capitolo: adesso sappiamo che non ci sono divorzi in vista, lifting, borse, operazioni malriuscite e quant'altro è stato supposto recentemente. Tutte le tessere del puzzle sono andate al loro posto, tutto ha trovato una spiegazione, persino gli errori commessi da Kensington Palace. Come ho sempre scritto, quando una persona malata chiede privacy, è necessario accettare il suo diritto al silenzio. Ho visto che sono iniziate le speculazioni su dove potrebbe essere il suo tumore, per studiare le possibilità di guarigione. Kate non ha voluto comunicare dove sia e quale sia lo stadio della malattia e ha tutto il diritto di mantenere per sé quest'informazione. Anche per evitare speculazioni di questo genere non pubblicherò più niente che la riguardi, fino a quando non sarà lei stessa a decidere di tornare in pubblico.
Gli errori di comunicazione
La malattia di Kate, e il rispetto dovuto a una malata, non cancellano la comunicazione sbagliata fatta da Kensington Palace. Questo è il nodo che il Palazzo, con la complicità dei tabloid, sta cercando di manipolare. "Kate è stata costretta a fare il video dalle vostre speculazioni, vergognatevi!" è il tenore di diversi editoriali apparsi sui media britannici. Gli stessi che da sei anni pubblicano quotidianamente speculazioni violente e ossessive sulla Duchessa del Sussex, senza avere alcuna vergogna per il danno che le fanno. Ovviamente se Catherine ha registrato il video non è colpa di chi in queste settimane ha cercato di capire cosa stesse succedendo, ma è il risultato degli errori di comunicazione commessi da Kensington Palace. Che l'informazione dovesse essere blindata, per assorbire lo choc e assicurare il controllo di tempi e modi per parlare con George, Charlotte e Louis, era ovvio. Ma questa comprensibile necessità non includeva la catena di errori inaccettabili.
Dal silenzio al video confuso
Il completo silenzio dei Principi, paragonato, a una certa trasparenza di Clarence House sul cancro di re Carlo III, ha causato sin da febbraio molta curiosità. Le scelte conseguenti sono state disastrose. La foto sfocata di Kate in auto con la madre, pubblicata da TMZ, ma non dai media britannici, "per rispetto della sua privacy". L'annuncio del Ministero della Difesa circa la presenza della Principessa al Trooping the Colors di giugno, rapidamente fatta sparire su richiesta di Kensington Palace, una mancanza di coordinamento tra le diverse istituzioni che ha suscitato perplessità. La foto falsa di Catherine con i suoi bambini per la Festa della Mamma, che ben quattro delle più importanti agenzie di stampa internazionali hanno ritirato dai loro archivi e che ha minato la credibilità della monarchia. Il video di pessima risoluzione con i Principi del Galles sorridenti all'uscita di un mercatino, nei pressi di casa, così sfocato che si dubita ancora che fossero davvero William e Kate.
Il vuoto in cui si sono infilati i social
Questi errori, questi sbandamenti di comunicazione hanno creato il vuoto in cui sono entrati i social media. E questa dovrebbe essere una lezione che Kensington Palace e tutte le istituzioni dovrebbero apprendere: non si possono lasciare vuoti informativi, qualcuno li riempie e non necessariamente in direzioni gradevoli. Le voci della separazione, il ritorno di Rose Hanbury, presunta amante di William, che dopo anni di speculazioni si è decisa a smentire la relazione, le illazioni sulle possibili malattie di Kate e tutto il resto, che non riporto per buon gusto e buonsenso, sono stati il risultato degli errori di Kensington Palace.
Il potere dei social e la trasparenza
Un'altra cosa che queste settimane insegnano è il potere dei social. I tabloid, questo spero sia finalmente chiaro ed evidente, sono funzionali alle politiche informative del Palazzo. Pubblicano le foto solo su autorizzazione, fanno sparire argomentazioni su richiesta. I social no. Non esiste alcuna possibilità di controllo, soprattutto se prendono poi il sopravvento, come è successo in questo caso, i profili stranieri, in particolare americani. Gli statunitensi sono molto più abituati a contestare il potere, hanno avuto media che per decenni ne sono stati i guardiani. Kensington Palace è andato nel panico quando si è reso conto che non poteva controllare la narrazione, come era abituato a fare. Ha inutilmente cercato di inseguire i social, senza però offrire l'informazione che i Principi non erano pronti a dare. Anche questo va messo nel conto delle lezioni da imparare: mai inseguire i social se non si è disposti a essere trasparenti, si rischia un danno ancora maggiore.
La crisi d'immagine è chiusa
In queste ore ho letto numerosi editoriali, da quotidiani e siti britannici e spagnoli. Non fatevi mai intimidire da chi cerca di controllarvi sostenendo che non dovete farvi domande né fare ipotesi, in mancanza di informazioni ufficiali. Non ha mai torto chi fa domande, lo ha sempre chi non dà le risposte. Ho molto amato alcuni editoriali del Guardian e di El Mundo. Vi propongo il finale di Kate, la principessa perfetta e la più popolare dei Windsor, fa un coraggioso passo avanti perché nulla è al di sopra della Corona, da El Mundo. "(…) E le monarchie oggi, gravate da molte servitù, devono abbracciare i più alti standard di esemplarità e trasparenza per la propria sopravvivenza. E la salute della moglie dell'Erede al trono, anche se è relativamente facile per tutti noi metterci nei suoi panni, non è affatto una questione che riguarda solo la sua sfera privata, ma è una questione di Stato. Certo che lo è. Certo, quello che sta succedendo alla principessa in questo momento ha ripercussioni istituzionali e politiche. In ogni caso la crisi d’immagine è chiusa. E oggi gli inglesi si uniranno a Kate, tutti uniti per la sua pronta guarigione. E adesso sì, con tutto il diritto di preservare al massimo la sua intimità, ben diversa dalla vita privata, e che i media la rispettino, proprio come si sta facendo con il Monarca".
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Bravissima Laura, condivido tutto. Soprattutto la parte relativa alla comunicazione. Dovevano spegnere l'incendio e lo hanno alimentato. È toccato a Kate correre ai ripari. Ha avuto tanto coraggio. Ora per lei solo pensieri positivi e speriamo bene. Perché è una giovane donna mamma di tre figli piccoli. Del suo status mi importa meno di zero. La malattia dimostra di essere molto democratica, non guarda in faccia nessuno.
Ho veramente ammirato Kate, (forse per la prima volta) brava e coraggiosa. Non posso dire altrettanto di suo marito che non ha sicuramente aiutato negli errori di comunicazione precedenti e che avrei voluto vedere accanto a lei durante questo video. Auguri a Kate sperando che tutto si risolva per il meglio