Juan Carlos e Sofia, separati senza divorzio. Gli abusi su Laurent
Juan Carlos e Sofia di Spagna vivono separati da tre anni, ma non pensano al divorzio. Un documentario sul principe Laurent del Belgio rivela gli abusi subiti da bambino, ma lui rifiuta il vittimismo
#16/2023
Lo strano rapporto tra Juan Carlos e Sofia di Spagna, che vivono in continenti diversi da ormai tre anni, e il documentario sulla vita del principe belga Laurent sono gli argomenti di questa settimana. Ma attenzione alle Pillolette, con una notizia appena arrivata e degna di ogni attenzione.
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Buona lettura!
Juan Carlos e Sofia, separati sì, ma senza divorzio
Nei giorni scorsi re Juan Carlos è stato a Sanxenxo, in Galizia, per partecipare agli allenamenti del suo Bribón, in vista delle regate estive, e poi a Vitoria, nei Paesi Baschi, per una serie di controlli medici di routine. Non si è vista, né era attesa, sua moglie, la regina Sofia. E i media spagnoli hanno iniziato a chiedersi se ci sarà mai un divorzio tra i due sovrani, da tre anni residenti in due continenti diversi.
Separazioni e divorzi, un'abitudine borbonica
Il divorzio tra Juan Carlos e Sofia non sarebbe mal visto dalla società spagnola, non sarebbe certo il primo nella Famiglia Reale. Già in passato, quando il divorzio non esisteva, le coppie reali si separavano: si pensi a Isabel II, separata da Francisco de Asís in esilio, o ad Alfonso XIII e Victoria Eugenia, uno in Italia e l'altra in Svizzera dopo la proclamazione della Seconda Repubblica. Felipe VI ha accanto a sé una regina divorziata, l'Infanta Elena ha divorziato anni fa da Jaime de Marichalar, sua sorella Cristina è pronta a seguirla sulla stessa strada. Quindi perché dovrebbero sorprendersi o scandalizzarsi gli spagnoli se la prima coppia reale della democracia decidesse di divorziare? Del resto sono anni che Juan Carlos e Sofia fanno vite separate, da ben prima del trasferimento del re ad Abu Dhabi. Leggenda vuole che, in un giorno degli anni Settanta, la regina preparò i tre figli e raggiunse il marito in una tenuta di caccia, per fargli una sorpresa. E la sorpresa la ebbe lei, al trovarlo in illecita compagnia. La camera nuziale dei sovrani si chiuse per sempre, anche se per tutti gli anni Ottanta e Novanta si sono mostrati in pubblico come un'affiatata coppia di ferro.
Vite sempre più lontane
Il più inquieto tra i due è sempre stato Juan Carlos: non solo più carismatico e più socievole, rispetto alla moglie. Ed era stato il sovrano a parlare di divorzio, durante la relazione con Corinna Larsen. Sofia si era allarmata, non per amore, forse andato via da tempo, ma per la sua posizione sociale: "Cosa sarà di me?" aveva chiesto a chi le aveva portato la notizia. Il divorzio non c'è mai stato, come sappiamo, e i rapporti tra i due coniugi sono mano a mano migliorati, tanto che lui ha invitato lei a Sanxenxo, in una delle ultime apparizioni spagnole, prima del trasferimento ad Abu Dhabi. Quanto aveva fatto sognare i più monarchici, quell'apparizione di Sofia in Galizia! Ma quando il re ha lasciato la Spagna, lei non l'ha seguito. In questi tre anni di lontananza, Juan Carlos ha ricevuto le visite delle figlie e dei nipoti, ma mai della moglie. Di fatto, si sono visti insieme pochissime volte in questi anni e per lo più a funerali: quello di Elisabetta II, a cui hanno assistito come sovrani emeriti accanto a Felipe e a Letizia, e quello di Costantino di Grecia, fratello di lei e amico di gioventù di lui.
Perché non divorziano?
"Non ci sono ostacoli costituzionali né legali che impediscano il divorzio tra i genitori del re" scrive El País "L'unico ostacolo potrebbero essere i loro interessi e desideri". Secondo Elena Zarraluqui, avvocata esperta in Diritto di Famiglia, intervistata dal quotidiano madrileno, "in molti matrimoni di potere, con una proiezione pubblica o politica, si arriva a quelli che chiamo 'patti di non aggressione'. Ognuno fa la propria vita, ma rimangono sposati e vanno insieme a matrimoni, battesimi e comunioni. O, in questo caso, a funerali e incoronazioni". Ma perché preferiscono gestirsi in questo modo, invece di separarsi e aprire anche pubblicamente nuove pagine? Per comodità e per interesse, soprattutto. "Ci sono coppie che hanno un grande patrimonio e considerano più dannoso divorziare e dividerlo che continuare a vivere separate in privato e partecipare insieme agli eventi" dice un'altra esperta di Diritto di Famiglia, Purificación Pujol. E interessi in gioco per Juan Carlos e Sofia ce ne sono tanti. C'è tutto un patrimonio economico di origine poco trasparente, che dovrebbe emergere in caso di separazione. A chi converrebbe?
I paragoni odiosi
L'arrivo di Juan Carlos a Sanxenxo è stato preceduto da una visita all'esclusivo club Oswald's di Londra. Lo stesso giorno la regina Sofia ha visitato le installazioni del Banco de Alimentos di Zamora. Due diversi eventi che secondo El Confidencial rivelano il loro stile da quando si sono separati. Juan Carlos non nasconde più la sua passione per il lusso e viaggia in aerei privati, che costano ogni volta centinaia di migliaia di euro e che chissà chi paga. Sofia, sostanzialmente esclusa dalle attività ufficiali, segue attraverso la Fundación Reina Sofía i temi che la interessano, tra cui, per l'appunto, il lavoro dei Bancos de Alimentos, mostrando sensibilità a un argomento non sempre mediatico, la povertà in cui stanno cadendo tante famiglie a causa dell'aumento dei prezzi. "Sofia è stata il membro della famiglia più danneggiato dall'abdicazione del marito" commenta El Confidencial. Il tentativo di smarcarsi dagli scandali di re Juan Carlos e di limitare la Famiglia Reale a se stesso e alle sue figlie ha costretto Felipe a mettere da parte anche sua madre, tra i membri più apprezzati della Famiglia dagli spagnoli. Separata, anche se non divorziata, e con un'agenda limitata a causa del marito, lamenta il magazine spagnolo.
Pillolette
Si chiama Alejandra, è nata tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 ed è la quarta figlia di re Juan Carlos di Spagna. Alta, bella ed elegante, è cresciuta in una famiglia aristocratica, è sposata, ha un figlio, non ha mai rivendicato i propri diritti e la Famiglia Reale sa da tempo della sua esistenza. Juan Carlos la segue affettuosamente, non le ha mai fatto mancare niente (pare che giustifichi anche così la sua fortuna nascosta), ma ovviamente non l'ha mai trattata come i tre figli ufficiali. Racconta il tutto, senza fornire molti dettagli, affinché Alejandra non sia identificabile e rimanga nell'anonimato, il libro King Corp. The Never Counted Empire of Juan Carlos I di José María Olmo e David Fernández, in uscita l'8 maggio. Ne sapremo presto di più (anche di amicizie pericolose, trame e percorsi del denaro nero del re emerito).
Re Philippe dei Belgi è volato nella Guyana francese con il figlio Gabriel per assistere al lancio della sonda spaziale europea JUICE. Quello che non sapevamo è che soffriva ancora per l'incidente avvenuto all'inizio di aprile, durante le vacanze in Spagna. Mentre praticava il kitesurf, uno dei suoi sport preferiti, è caduto malamente e si è rotto tre costole. Ma questo non ha fermato il 63enne sovrano belga: "Ha superato il dolore e le lunghe ore di volo per partecipare" ha commentato il sito di notizie Sudinfo "Non è un ex paracadutista per niente: mostra perseveranza".
Le versioni sono leggermente diverse, ma il concetto fondamentale è che Victoria Federica de Marichalar avrebbe investito con il suo cavallo una giovane alla Feria de Abril di Siviglia. C'è chi dice che avrebbe avvertito la ragazza del suo passaggio e che questa, disattenta, sarebbe stata colpita dalle zampe posteriori del cavallo, senza che Vic se ne accorgesse; c'è chi dice che l'ha investita ed è andata via senza preoccuparsi. Qualche ora più tardi, le due hanno parlato al telefono, Victoria si è scusata e avrebbe pagato le spese mediche della ragazza, la cui diagnosi è una distorsione.
Gli abusi su Laurent, principe incompreso e (adesso) sereno
Il 19 ottobre il principe Laurent del Belgio (in realtà non dobbiamo più chiamarlo "del Belgio", titolo riservato solo al re e alla sua discendenza; da gennaio lui è "principe di Sassonia-Coburgo") compirà 60 anni e chissà se Prins Laurent - prins op overschot (Principe Laurent - Principe in eccesso), il documentario in quattro puntate sulla sua vita tumultuosa, in onda sul canale Canva, è il primo regalo per lui. Di certo non troppo gradito, dato che ha rivelato i presunti abusi subiti in una delle famiglie a cui era stato affidato in gioventù.
Un principe solo, inquieto e dislessico
Terzogenito di Albert e Paola, nato durante la loro lunghissima crisi matrimoniale, tanto che si è persino sospettato che il principe non fosse suo padre, Laurent ha pagato più di Philippe e di Astrid le difficoltà dei genitori. Tutti e tre sono stati cresciuti sostanzialmente da tate ed estranei, ma Philippe è finito presto sotto l'ala protettiva degli zii Baldovino e Fabiola, di cui era l'erede. Laurent, invece, è passato per famiglie e collegi. Nel 1979, fu mandato in un istituto religioso nelle Fiandre, da cui scappò: il documentario ricorda che fu trovato congelato lungo l'autostrada dalla gendarmeria, mentre faceva l'autostop con un cartello che indicava "Bruxelles". Fu spedito anche ad Anversa per imparare il fiammingo; la coppia affidataria, intervistata, lo ricorda con affetto, come il figlio mai avuto, e dice di mantenere regolari contatti con lui. Solo recentemente, essendo Laurent già in età adulta, è venuto fuori che le difficoltà scolastiche erano causate dalla dislessia. Un riscatto per il principe: "Mi consideravano stupido e ribelle, ero dislessico" ha commentato.
Un ritratto rispettoso, ma senza sconti
Prins Laurent - prins op overschot ha intervistato una ventina di persone tra ex compagni di scuola, esperti reali e personalità politiche, di oggi e di ieri. Si parla della Legge Salica, che, prima della sua abolizione, nel 1991, ha condizionato la vita del principe, terzo nella successione al trono, dopo il padre Albert e il fratello Philippe; non c'erano piani per lui e tutta l'attenzione era solo per il fratello maggiore, cosa che trovava (e trova) "sconcertante". Non mancano i diversi scandali in cui è stato coinvolto, dalle visite in Congo senza permesso del Governo e del Palazzo all'appropriazione dei fondi della Marina per la costruzione della sua residenza da parte del suo intorno. Viene raccontato il suo impegno, autentico e sincero, in favore degli animali e dell'ambiente, attraverso la sua Fondazione.
I presunti abusi, nella prima puntata
Nella prima puntata del documentario, il giornalista Jan van den Berghe, specializzato in temi reali, rivela che Laurent è stato vittima di toccamenti da parte di un uomo a cui era stato affidato. Ne aveva già parlato nella biografia del principe, Prins Laurent – Rebel met en reden (Principe Laurent, giustamente ribelle): "Era affidato a un uomo a Woluwe, descritto da Paola come un santo. A quest'uomo piaceva far cadere la cenere della sua sigaretta sui pantaloni di Laurent, molto vicino alle sue parti intime, per poterle spazzare via dalla sua mano". Commentando adesso quegli episodi dice che "oggi sarebbe stato un grande scandalo, ma allora veniva tutto insabbiato. Cosa è successo esattamente? Il principe non ha mai rilasciato dichiarazioni pubbliche al riguardo". E continua a non farlo. "Non posso confermare nulla, non ho visto il documentario" ha detto Laurent a Het Laatste Nieuws "Ne parlate come se fosse una questione della massima importanza. Ma ci sono così tante persone che hanno vissuto cose molto peggiori di me e nessuno ne parla".
Il comunicato di Laurent
Data l'attenzione dei media, il principe ha rilasciato un comunicato stampa scritto in prima persona: "Vorrei chiarire che non ho contribuito al documentario su di me e che non sono interessato. Solo io conosco la mia vita e non ho bisogno di un documentario che mira solo a fare ascolti". Severo, esplicito e rivendicativo come sempre, Laurent, principe incompreso del Belgio. Dopo la gioventù impetuosa, le molte fidanzate, l'amore per la cantante Wendy van Wanten, che ha rifiutato di partecipare al documentario, il principe ha trovato la serenità accanto a Claire Coombs, sposata nel 2003 e da cui ha avuto la 19enne Louise e i gemelli 17enni Nicolas e Aymeric. Conducono una vita poco mediatica e partecipano raramente agli eventi istituzionali.
I meriti di Claire e dei figli
In un'intervista rilasciata subito dopo la diffusione del suo comunicato stampa, Laurent ha un po' ammorbidito i toni, ma ha rifiutato i toni vittimistici con cui i giornalisti vorrebbero ritrarlo. "Ho sofferto molto, ma se ne parla in modo da rendermi debole. Le difficoltà, invece, ti rendono più forte. Tutti vivono momenti difficili, ma ho una moglie che ha una forte personalità e guarda sempre positivamente alle cose. Mi ritengo fortunato ad averla incontrata, perché è davvero unica" ha detto. Una bella dichiarazione d'amore, dopo vent'anni di matrimonio. Non ha potuto decidere del proprio destino e questa negazione, che nessuno gli riconosceva, lo riempiva di rabbia. "Il mio sogno era fare l'ingegnere, ma non ne avevo il diritto. Ora sono felice che mio figlio Nicolas abbia una passione per la scienza e possa scegliere. Io non ho mai potuto farlo, quando fai parte di una famiglia reale devi servire 'il primo'. Era mio dovere: servire mio zio, mio padre, mio fratello". Adesso che sta bene e che i rapporti con il Palazzo sono migliorati ("c'è più comprensione per me"), si sente soddisfatto perché "volevo dare ai miei figli un'altra giovinezza rispetto alla mia. Ho fatto di tutto perché non dovessero vivere le mie stesse cose". Vedendo come stanno crescendo Louise, Nicolas e Aymeric, seri, discreti e affiatati, c'è riuscito.
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