Mette Marit al telaio. Frederik e Mary in Groenlandia
La futura regina norvegese sta riempiendo Skaugum di telai e manufatti da lei realizzati e ha un sogno. In Groenlandia, i sovrani danesi mostrano che si sono dati una nuova opportunità
#25/2024
Una newsletter tutta scandinava, questa settimana. Spero vi divertiate a leggerla come mi sono divertita io a scriverla.
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Il sogno di Mette Marit: un tappeto da tessere
Lo sapevate? La principessa Mette Marit tesse al telaio e ha un sogno, realizzare un tappeto largo tre metri. Un hobby finora sconosciuto, che l'ha molto avvicinata alla suocera, la regina Sonja, appassionata d'arte e artigianato, e che ha riempito Skaugum, la residenza che condivide con il principe Haakon, di tappeti, arazzi e cuscini. Di questa sua passione ha parlato in un'intervista alla rivista Norsk Husflid.
La passione per il fatto a mano
Mette Marit è cresciuta circondata dall'artigianato, sua madre Marit ha sempre cucito i vestiti dei figli e sua nonna ha ricamato gli abiti della cresima delle nipoti: "La mia famiglia è probabilmente come la maggior parte delle altre in Norvegia: l'artigianato e il ricamo sono stati una parte importante della nostra storia. Mia mamma e le mie zie lavoravano a maglia e ricamavano" commenta. Il suo interesse per la tessitura è nato però solo nel 2020: "Io e una mia amica ci dicevamo che dovevamo iniziare a lavorare con la ceramica o la tessitura. In passato avevo frequentato qualche corso di ceramica, ma senza particolare successo. Quindi ci siamo iscritte a un corso di tessitura e dopo sei mesi di attesa abbiamo ottenuto un posto nell'Asker Husflidslag". Ma poco dopo il covid ha chiuso in casa anche i norvegesi, per cui il corso è saltato. Poteva essere un messaggio, ma Mette Marit non l'ha colto, ha preso in prestito un telaio e ha iniziato a sperimentare da sola, a Skaugum. E si è appassionata.
Il posto del telaio, da discutere con Haakon
Attualmente, secondo l'articolo, negli appartamenti privati dei principi ereditari ci sono un paio di telai grandi più diversi piccoli e tanti filati colorati. Mette Marit ha un obiettivo, lo abbiamo già detto: tessere un grande tappeto, di circa tre metri di larghezza e per questo ha bisogno di un grande telaio. "È il progetto dei miei sogni" rivela la futura regina dei norvegesi e immaginatevi la scena, vi prego! "Ho preso in prestito l'auto più grande del Castello, per la quale non avevo bisogno della patente per i camion. Poi ho guidato sette ore per andare da un tessitore della Dalarna in Svezia, insieme a due delle persone con cui tesso. Lì ho comprato un vecchio telaio per tappeti, largo tre metri, bellissimo!" Il problema è che il telaio al momento non ha un posto in casa, mancano ancora alcuni dettagli per metterlo in funzione e, soprattutto, spiega lei ridendo, "devo ottenere che il principe ereditario sia d'accordo sulla sua collocazione in casa". Haakon e Mette Marit che discutono su dove mettere un telaio largo tre metri, la scena meriterebbe di essere vista!
Il tappeto regalato a Sonja
La passione per la tessitura ha avvicinato la principessa all'artigianato norvegese, un'arte millenaria. "I tessuti ci tengono al caldo da tempo immemorabile. I Vichinghi navigavano in mare con vele tessute con lana filata a mano" commenta l'articolo. "Ho un rispetto incredibile per i miei insegnanti di tessitura e per le tessitrici più anziane. Ho incontrato così tante persone che ho imparato ad amare, mi sento incredibilmente fortunata ad averle nella mia vita. Quando inizi a tessere, nelle sale della tessitura trovi donne sui 60, 70 e 80 anni e lo apprezzo davvero. Sono persone che non avrei conosciuto altrimenti" commenta la principessa. Il telaio l'ha avvicinata alla regina Sonja, che per i suoi 50 anni, compiuti ad agosto 2023, le ha regalato un simposio sulla tessitura. Una giornata che Mette Marit porta nel cuore. "Abbiamo molti interessi in comune e andiamo a molte mostre insieme" dice della suocera. A lei ha regalato uno dei suoi primi manufatti: "Quando Mette-Marit era ancora alle prime armi, ha deciso di tessere il tappeto Il sogno di Elin. Ha trovato lo schema in una rivista di tessuti. L'originale è stato realizzato dalla svedese Gullvi Heed. Il tappeto ha bordi di rose rosse, realizzate intrecciando strisce di tessuto strappate. Crea un effetto tridimensionale" spiega Norsk Husflid. "Ho lavorato duro, ma il risultato è stato davvero carino, anche se probabilmente non è come l'originale. Ho deciso di regalarlo a mia suocera, perché ho pensato che se ne sarebbe presa cura. E poi era così felice! Ora l'arazzo è appeso sopra il tavolo da pranzo a Mågerø, dove i miei suoceri trascorrono le vacanze estive. E ne sono incredibilmente felice. È così accogliente" rivela la principessa.
Una passione che i figli non condividono
Attualmente sta lavorando a diversi progetti, tra tappeti e copriletti; alcuni manufatti fanno già bella mostra tra le pareti di Skaugum: all'ingresso c'è il primo tappeto da lei tessuto. In famiglia tutti sostengono la sua passione, ma nessuno dei suoi figli sembra aver ereditato l'interesse per la tessitura né lei vuole imporlo. La creatività, spiega, è una cosa personale, bisogna insegnare ai bambini a essere creativi, soprattutto nelle lunghe giornate di brutto tempo, quando si deve stare in casa e bisogna tenersi occupati. Ma poi, ognuno deve sviluppare la propria creatività come meglio crede. Del resto, Mette Marit ha scoperto la tessitura nella maturità.
I suggerimenti di Mette Marit al telaio
L'articolo, che trovate a questo link e contiene molte belle foto di Mette Marit al telaio, in casa e con Haakon, riporta tante curiosità. Ma vi lascio solo quest'ultimo brano, perché spiega come la sua passione sia nata dal rosso, il mio colore preferito, e perché offre tutta una serie di testi e di artisti che l'hanno ispirata: "Il mio interesse per la tessitura è iniziato davvero con il mio interesse per un colore, una tonalità di rosso. Ciò mi ha portato all'artista tessile svedese Ann-Mari Forsberg, che tesseva nel laboratorio di Märtha Maas-Fjetterstrøm. Ha realizzato un arazzo chiamato Red crocus, di cui esiste anche una versione al Museo Nazionale di Oslo. Quel lavoro è diventato molto importante per me. Ho letto diversi libri su Märtha Maas-Fjetterstrøm, che gestiva un grande laboratorio di tessitura in Svezia all'inizio del XX secolo. Mi interessa quell'epoca. Trovo molta ispirazione per i modelli di tessitura nei libri e nei vecchi opuscoli. Mi è piaciuto molto anche il libro di Mathilde Sprovin Kunstvæversker og Arkitekter, che parla delle donne creative che vissero in Norvegia a cavallo del secolo 1800-1900. Il grande arazzo appeso nella sala di Skaugum si ispira al lavoro di un gruppo di tessitori americani del Minnesota, chiamato Scandinavian Weaver Study Group. E poi vorrei sottolineare il libro Konsten att väva delle tessitrici svedesi Åsa Pärson e Amica Sundström. È molto buono".
Frase della settimana
"Ho un bel ricordo di quando mi sono unita a voi nel 2016, in occasione della 99° commemorazione della battaglia di Beaumont Hamel, mi rattrista profondamente non poter essere di nuovo con voi oggi, e vi invio i miei migliori auguri in questo giorno speciale del ricordo"
(La principessa Anna del Regno Unito, nel messaggio inviato ai presenti alla cerimonia per il centenario del Memoriale nazionale di guerra di Terranova, in Canada, a cui non ha potuto assistere a causa di un infortunio)
Pillolette
Mancano poco meno di due mesi al matrimonio dell'estate, tra Märtha Louise di Norvegia e lo sciamano statunitense Durek Verrett, e le polemiche sono all'ordine del giorno. L'ultima è il gin che la coppia ha voluto per le nozze, elaborato dall'Oslo Handcraft Distillery, e che poi sarà messo in vendita al pubblico. Nell'etichetta, il nome della sposa risultava con i titoli aristocratici che non può usare nelle sue operazioni commerciali. Scuse immediate della principessa per la svista e subito nuova etichetta. Poi i media si sono chiesti se la coppia non stesse promuovendo il consumo dell'alcol e Märtha Louise ha detto: "Durek non beve, così abbiamo creato anche un'alternativa senza alcol".
Victoria Federica de Marichalar è di nuovo innamorata. Questo almeno sostengono i settimanali spagnoli. Da un po' di tempo la figlia dell'Infanta Elena si fa vedere spesso a Girona, in Catalogna, dove vive il motociclista Albert Arenas, che nel 2020 fu campione di Moto3. I due si frequentano da alcuni mesi, si sono avvicinati e allontanati tante volte che non si capiva se erano solo amici o se c'era un flirt in corso. Dalla scorsa primavera, la frequentazione sembra essere diventata più costante, Vic si è vista sui circuiti delle gare di lui e poi in Catalogna. Dopo varie storie attribuitele, pare che questa sia la volta buona.
Frederik e Mary si ritrovano in Groenlandia
Dicono i saggi che un viaggio sia sempre un'occasione per le coppie in difficoltà. E così dev'essere stato per Frederik e Mary di Danimarca, tornati a sorridersi in Groenlandia dopo il gelo seguito alle foto di lui a Madrid con Genoveva Casanova, pubblicate a novembre dal magazine spagnolo Lecturas.
Le settimane di lontananza e di gelo
Sono passati otto mesi dalla pubblica infedeltà dell'allora principe ereditario danese alla moglie australiana. Devono esserci state reazioni furibonde da parte di Mary, o magari dello stesso Frederik, non sappiamo, se poche settimane dopo la regina Margrethe ha deciso di abdicare, per salvare il matrimonio del figlio e assicurare alla Danimarca una monarchia stabile. Il 14 gennaio, l'ascesa al trono, ma i nuovi sovrani hanno evitato a lungo di apparire insieme in pubblico, lasciando che i primi atti del nuovo regno fossero raccontanti solo dalle fotografie. Un modo di mettere la necessaria distanza, per affrontare poi i flash solo quando fossero stati in grado di farlo e di risultare credibili. Probabilmente si sono dati tempo fino ai viaggi ufficiali di primavera per recuperare il loro rapporto, almeno di rappresentanza, avevo scritto in una newsletter di marzo. E più in Norvegia che in Svezia, gli avvicinamenti di Frederik alla moglie sono stati accolti con grazia (già lontani gli sguardi volti altrove a Natale, mentre lui le prendeva la mano per i fotografi).
Il diploma di Christian, l’apoteosi di mamma Mary
In queste ultime settimane, gli eventi in comune non sono stati tanti, ma si sono moltiplicate le apparizioni della regina, sempre più a suo agio e sempre più sorridente. Mary ha dato l'idea di aver superato il momento peggiore e di essersi ritrovata, a prescindere da Frederik e dal rapporto con lui. Impeccabile e divertita, ai diversi appuntamenti, ha dimostrato che il ruolo di regina non le sta stretto, è quello che ha sempre aspettato in questi anni ed è probabilmente la principale ragione per cui ha superato lo scandalo. L'apoteosi, il diploma del principe Christian, con tutta la famiglia riunita e con la madre felice e orgogliosa, che non mollava un attimo il fresco diplomato, la sua assicurazione sul futuro, volendo. Più guardavo Mary e più pensavo a quanto sia precario il posto delle consorti: è garantito non dal loro lavoro e dal loro merito, ma prima dall'amore del principe e poi da quello dell'erede. Nella logica della monarchia, Mary, ma anche Letizia, Máxima, Mathilde e tutte le altre, passando anche per Kate in attesa a Londra, non sarebbero nessuno se non ci fossero i figli eredi al trono a garantire loro il posto, per lo meno di madre del futuro Capo dello Stato. La Corona ha anche queste precarietà e chissà se Mary ci ha pensato, nelle settimane più dolorose per lei.
Poi è arrivata la Groenlandia
Poi è arrivata la Groenlandia, che per i nuovi sovrani danesi dev'essere un posto speciale. Cercano di tornarci periodicamente e lo hanno fatto anche con i loro figli. La grande isola è un territorio indipendente, con un proprio Governo e un proprio Parlamento, ma il Capo di Stato è il re danese. Se avete visto Borgen - Il potere, la bella serie tv danese incentrata sulle vicende della prima donna Presidente del Governo danese (ha anticipato di qualche anno la realtà), vi siete fatti un'idea di quanto siano complessi i rapporti della Danimarca con la Groenlandia (in particolare nella terza stagione). Ma c'è da dire che i groenlandesi accolgono sempre con molto affetto i membri della Famiglia Reale in visita. E questa visita di Frederik e Mary, accompagnati dai figli più piccoli, Josephine e Vincent, non è stata un'eccezione. Anzi.
Il pubblico affetto dei groenlandesi
Si fa ancora una certa fatica a vedere Frederik come re, perché non ha gli atteggiamenti distanti e "regali" che l'immaginario comune si aspetta da un re. Rimane sempre il ragazzo dai modi informali e dal sorriso aperto, che supera la timidezza con i gesti scanzonati e in un certo senso è bello che sia rimasto così, senza tradire la sua essenza. Non l'ha tradita neanche Mary, che appare sempre più fredda e distante rispetto al sorridente marito, ha questo controllo impeccabile dei gesti e dello stile e raramente delude. In mezzo i due gemelli, a cui il viaggio ha chiesto di rappresentare la continuità e, allo stesso tempo, la freschezza della loro età, con gli eventi più legati ai loro interessi, dall'ambiente allo sport, capaci di attirare anche l'attenzione dei loro coetanei. Ma stavolta il re e la regina non avevano bisogno di persone in mezzo a loro per evitare gli imbarazzi del gelo.
I gesti di affetto e complicità dei sovrani
Sin da subito sono apparsi uniti, Mary ha dedicato al marito numerosi sguardi con gli occhi a cuoricino, Frederik ha preso più volte la moglie per la vita. Hanno conversato divertiti tra di loro, scambiandosi impressioni. Sembrano tornati i tempi di "trovatevi uno che vi guardi come Frederik guarda Mary", ma no, quei tempi non torneranno più. Fidarsi una volta va bene, la seconda, lo faccia Mary, che conosce il marito e sa cosa aspettarsi e quanto valga la pena fidarsi. Ma il cambio di atteggiamento è stato notato dai media che stanno seguendo il loro viaggio (torneranno a Copenaghen il 6 luglio); c'è chi ha parlato di nuova luna di miele e chi di seconda opportunità.
Lecturas chiede a una psicologa
Direi però che il vero imprimatur arrivi da Lecturas, il settimanale che ha messo nei guai Frederik. Viste le immagini dalla Groenlandia, la rivista ha chiesto lumi alla psicologa e terapeuta Lara Ferreiro. I sovrani danesi hanno davvero fatto pace o è una recita per mettere fine alla pressione mediatica? Ferreiro divide il processo di guarigione di una coppia in crisi per un tradimento in due parti: "Nei tre mesi seguenti alla scoperta c'è sempre un allontanamento, che può coincidere con quando Mary se n'è andata in Australia con i figli, stava malissimo. Abbiamo anche visto in questi mesi Frederik come un re assente, con poche apparizioni. Questa prima fase è caratterizzata da molti rimproveri" ha detto. Poi, passati i sei mesi, c'è una nuova tappa: "Si vede che hanno parlato, che hanno potuto avvicinare le proprie posizioni e che magari si sono affidati a una causa maggiore, in questo caso la Corona. Forse ci sono state infedeltà precedenti, ma non si conoscevano e 'occhio che non vede, cuore che non soffre'; qui però il mondo intero ha saputo che lui era un marito infedele". Insomma, passati i sei mesi dal tradimento, se la coppia riesce a rimanere unita, si apre "una nuova tappa, piena di opportunità di crescita".
E se ce lo dice Lecturas, che tanto ha fatto in questa crisi matrimoniale…
P.S.
Mi trovate anche su cosedispagna, newsletter dedicata alla Spagna, alla sua cultura e alla sua attualità.
Nell'articolo pubblicato lunedì scorso racconto la coppia più chiacchierata di Spagna: il Presidente del Governo Pedro Sánchez e la moglie Begoña Gómez. Insieme da vent'anni, nel bene e nel male, unitissimi (lui l'ha registrata al cellulare come Mi amor), affrontano adesso i guai giudiziari di lei, accusata di traffico d'influenza e corruzione, probabilmente per danneggiare lui. Pedro Sánchez e Begoña Gómez, coppia d'amore, di ferro e di potere
Sono anche su venividiscrissi, newsletter che scrivo senza avere temi particolari in mente, semplicemente perché mi piace allargare gli orizzonti.
L'articolo che ho pubblicato venerdì scorso è dedicato a The Milaneser, un bel progetto grafico e culturale, dichiaratamente ispirato a The New Yorker. Le copertine illustrate di una rivista, che in realtà non esiste, offrono un ritratto inedito e affascinante di Milano. Ne parlo con gli ideatori, Lara Arneghi e Stefano Lionetti. The Milaneser: Milano sulle copertine di una rivista che non c'è
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Grazie per questa newsletter, che ho trovato particolarmente interessante per la descrizione della principessa ereditario norvegese. È stato piacevole scoprire che una principessa, ha un hobby così particolare e legato alla tradizione norvegese. Mi ha fatto sorridere leggere che "ha preso in prestito" un'autovettura e guidato per sette ore per acquistare un telaio e poter così esaudire il suo sogno di tessere un tappeto largo ben tre metri. Avrebbe potuto inviare un dipendente, invece c'è andata di persona. Ho guardato le fotografie della principessa, dei suoi tappeti e della casa dove vive: una esplosione di luce!!
Mi spiace, ma la coppia reale danese non mi piace, quindi non scriverò altro.
e niente...ho amato tutto tutto tutto. Il rosso, l'artigianato, Mette Marit e sua suocera, a proposito auguri alla regina Sonja oggi festeggia 87 anni portati alla grandissima, il grande Nord e la sua luce ( ma pure il suo buio, ne parlavamo altrove) quei due "fetenti" di Mary e Frederick che mi piacciono tanto tanto. "C'è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce" come canta Leonard Cohen, ma io quando li vedo penso sempre ad un'altra sua canzone "dance me to the end of love"
oh se non ti piace neppure Leonard Cohen alzo le mani!
si scherza! Ho amato l'articolo su Milano perche' mi ha fatto pensare ad un'altra Laura che ora e' in un'altra dimensione chissa' se li' legge ancora i The new yorker...grazie!